Up-cycling e re-cycling


Sia l’up-cycling che il re-cycling hanno a che fare con la seconda vita dei prodotti, ma hanno un approccio produttivo opposto.
L’up-cycling, noto anche come riuso creativo o recupero migliorativo, è il processo di trasformazione di sottoprodotti, materiali di scarto, prodotti dismessi o indesiderati, in nuovi materiali percepiti come di maggior utilità, per valore artistico o ambientale.

In buona sostanza si tratta di dare una nuova vita a un oggetto senza che questo subisca un’ulteriore lavorazione.


Re-cycling, invece, significa smantellare e smistare i componenti di un oggetto per poterne riutilizzare il materiale. Un materiale riciclabile viene riadattato, alterato, fuso e scomposto: volendo fare un esempio pratico, per riciclare una bottiglia di vetro usata la dobbiamo prima fondere, e poi con il vetro fuso farne qualcos’altro. A differenza di quanto succede con l’up-cycling, la demolizione dei materiali in un sistema di riciclaggio non solo produce comunque emissioni, ma oltretutto normalizza il comportamento della società consumistica in cui gli oggetti sono considerati come usa e getta, specie in settori come la fast fashion. Senza contare il fatto che un materiale riciclato molto difficilmente mantiene intatte le stesse qualità e caratteristiche di quello di origine.

Detto questo, riciclare è di vitale importanza per una società moderna; ed oggi è più che mai necessario che si investa in ricerca e sviluppo affinché sempre più aziende si convertano ad usare fibre rigenerate, o ad investire nella creazione di prodotti che siano interamente riciclabili

Quando si tratta di sostenibilità, però, il mondo della moda tende spesso a inondare i consumatori di termini che richiamano quell’universo, ma non sempre lo fa in maniera puntuale. Up-cycling e re-cycling sono utilizzati di frequente come sinonimi ma, pur avendo entrambi a che fare con la seconda vita dei prodotti, non sono la stessa cosa. Anzi, si può dire che il concetto alla base delle due azioni sia proprio l’opposto. In ogni caso, interrogarsi sul significato delle parole legate al mondo della sostenibilità implica riflettere a fondo sui processi produttivi e sui materiali che stanno alla base di quello che scegliamo di comprare.

Garage Discount è solo up-cycling


Nel mondo del tessile, esistono due modi per fare upcycling: “pre-consumer” o “post-consumer”, ovvero prima o dopo del consumatore.

Up-cycling pre-consumer

Si utilizzano scarti di tessuto usato per confezionare un capo nuovo, cioè un tessuto che non è ancora stato usato dal consumatore finale.

Upcycling post-consumer

In questo caso si utilizzano capi di abbigliamento già usati che vengono modificati, Questo modifiche possono essere di tipo stilistico (in sostanza si utilizzano solo i tessuti vecchi per realizzare un capo nuovo di sana pianta), oppure si rigenerano i capi usati con particolari processi di rivitalizzazione delle fibre tessili, trattamenti di sanificazione anti-batterico, pulizia profonda, restauro sartoriale. 

Questi due tipologie di up-cycling sono quindi messe in pratica da attori diversi: designers e aziende che recuperano vestiti di seconda mano, come nel caso di Garage Discount, restituendoli a nuova vita all’esito di percorsi diversi di rigenerazione dei tessuti, igienizzazione degli stessi, serivizi di tintoria e lavanderia o restauro sartoriale, oppure, diversamente, iniziative stilistiche che realizzano con il vecchio tessuto un nuovo capo, certamente diverso dall’originale.

Quali sono i vantaggi dell’up-cycling?

1. Evitare gli sprechi

Senza dubbio uno dei maggiori vantaggi dell’up-cycling è quello di “salvare” oggetti o vestiti dismessi, dando loro una seconda vita.

Meno spreco, quindi, e riduzione dell’impatto ambientale dell’industria della moda, certamente tra le più inquinanti al mondo.

2. Unicità

Ogni oggetto realizzato all’esito del processo di up-cycling da Garage Discount è unico ed esclusivo proprio perché leggermente diverso da tutti gli altri a seguito dell’intervento di restauro-rigenerazione e pulizia profonda.

3. Risparmio

I nostri prodotti costano davvero molto meno di quelli nuovi che siamo abituati ad acquistare, pur essendo spesso così simili ai nuovi, addirittura da non poterne notare la differenza.

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